Papa John Paul II
23 de setembro de 2015PAPA JOÃO PAULO II DIZ QUE SACERDOTES....
“Sem a adequada formação humana a formação sacerdotal toda seria privada da sua base necessária.”
Propositio N. 21
Quest’affermazione dei Padri Sinodali esprime non soltanto un dato quotidianamente suggerito dalla ragione e confermato dalla esperienza ,ma un’esigenza che trova la sua motivazione più profonda e specifica nella natura stessa del presbitero e del suo ministero.
Proprio perché il suo ministero sia umanamente il più credibile ed accettabile occorre che il sacerdote plasmi la sua personalità umana in modo da renderla “ponte” e non ostacolo per gli altri…è”necessario che sull’esempio di Gesù che sapeva quello che c’è in ogni uomo,( Gv.2,25) il sacerdote sia capace di conoscere in profondità l’animo umano, di intuire difficoltà e problemi, di facilitare l’incontro e il dialogo, di ottenere fiducia e collaborazione, di esprimere giudizi sereni e oggettivi. ” Occorre allora l’educazione all’amore per la verità, alla lealtà, al rispetto per ogni persona, al senso della giustizia, alla fedeltà alla parola data, alla vera compassione, alla coerenza e, in particolare all’equilibrio di giudizio e di comportamento. Di particolare importanza è la capacità di relazione con gli altri, elemento veramente importante per chi è chiamato ad essere responsabile di una comunità e ad essere “uomo di comunione”. Questo esige che il sacerdote non sia né arrogante né litigioso, ma affabile, ospitale, sincero nelle parole e nel cuore, prudente e discreto, generoso e disponibile al servizio, capace di offrire personalmente, e di suscitare in tutti rapporti schietti e fraterni, pronto a comprendere, perdonare e consolare. Nel contesto della umanità di oggi condannata a massificazione e a solitudine, uno dei segni più eloquenti di comunione e di annuncio del messaggio evangelico e come tale qualificante e decisivo è la formazione alla maturità affettiva, quale esito dell’educazione all’amore vero e responsabile.
GIOVANNI PAOLO II